Recupero della parola
Si tratta di un sistema per ottenere una voce vicariante autonoma che il soggetto deve produrre in condizioni di apnea. I metodi per ottenere la sonorità necessaria per la vocalizzazione prevedono prima di incamerare e poi di eruttare aria provocando, di conseguenza, lo scorrimento della mucosa sulla sottomucosa a livello dello sfintere esofageo superiore.
Il rifornimento dell’aria si ottiene tramite:
- INSPIRAZIONE ( METODO CLASSICO)
- DEGLUTIZIONE
- INIEZIONE O COMPRESSIONE ( METODO OLANDESE)
Metodo inspiratorio
Il rifornimento avviene a bocca aperta mentre si inspira dallo stoma con la lingua rilassata
Con una successiva spinta diaframmatica l'aria incamerata verrà eruttata dal paziente per produrre una sonorità
Vantaggi
- Facile da eseguire.
- Indicato in casi di edentulia, ridotta motilità linguale e labiale, insufficienza velofaringea, nei postumi di terapia radiante o in presenza di protesi dentarie inadeguate
Svantaggi
- Presenza di rumore durante il rifornimento e di eccessivo rumore proveniente dallo stoma che può rischiare di rendere poco intellegibile il suono prodotto
Metodo deglutitorio
Il rifornimento dell’aria avviene durante la deglutizione di saliva poi erutta l'aria producendo la sonorità con lo stesso meccanismo di cui sopra, senza prima eseguire la profonda inspirazione
Vantaggi
- Facilità di esecuzione (facilmente spiegabile ed imitabile)
Svantaggi
- Eccessivo tempo di latenza
- Difficoltà di controllo dell’emissione sonora
- Necessità di più rifornimenti per produrre una frase
- Aerofagia
- Acidità di stomaco
Metodo a iniezione o olandese
Il rifornimento dell’aria si effettua attraverso:
Un movimento a stantuffo (a pompa) della parte posteriore della lingua contro il palato (fase iniziale della deglutizione)
Metodo controindicato in presenza di ridotta motilità linguale
vantaggi:
- l’espulsione dell’aria avviene in maniera estremamente veloce
- la ricarica d’aria si crea contemporaneamente all’articolazione verbale
- Una buona velocità nelle iniezioni consente di parlare in maniera più sciolta di quanto non avvenga con la inspirazione e la deglutizione.
- Infatti con questo metodo non sono più richieste quelle pause durante la fonazione conseguenti ai macchinosi rifornimenti richiesti con gli altri metodi
Il recupero della parola con protesi tracheo-esofagea (PTE)
In casi selezionati, è possibile aprire una breccia chirurgica (fistola) tra porzione postero-superiore della trachea ed esofago. La fistola può essere prevista durante l'intervento di laringectomia totale (tecnica primaria) oppure a distanza di mesi dall'intervento (tecnica secondaria). Nel tramite fistoloso viene inserito un tubicino di materiale plastico anallergico che, con la chiusura del tracheostoma mediante un dito o con apposite valvole, convoglia l'aria polmonare nel faringe producendo una voce parafisiologica con una fluidità fonatoria molto simile a quella naturale.
Il recupero della parola con elettrolaringe (laringofono)
Si tratta di un dispositivo elettrico/elettronico che produce la vibrazione di una membrana che, quando premuta sulla cute sottostante la faringe mentre il paziente articola, viene modulata dalle minime vibrazioni faringee dando luogo ad un suono articolato comprensibile come parole. Il dispositivo è utilizzato da pazienti non in grado di essere riabilitati per motivi diversi.