AILAR aderisce alla campagna sul Diritto all’oblio e alla riabilitazione oncologica
A Marzo Fondazione AIOM ha lanciato la campagna “Io non sono il mio tumore”, per sensibilizzare le istituzioni verso la necessità di una legge sul Diritto all’Oblio oncologico. Questa legge consentirebbe agli ex pazienti oncologici di non dover dichiarare nelle richieste di mutui, prestiti, assicurazioni e adozioni la propria esperienza di malattia, accedendo così a servizi finanziari altrimenti preclusi e garantendo un futuro libero dallo stigma della malattia oncologica.
Mentre un tempo il tumore era una malattia che dava poche speranze di sopravvivenza, oggi moltissime neoplasie sono curabili, e altre hanno un’aspettativa di vita lunga. Difatti, il ritorno a una vita normale, produttiva e “di qualità” può essere assicurato solo da una tempestiva riabilitazione oncologica, condizione per un pieno recupero fisico, nutrizionale, cognitivo, psicologico e sociale.
Per questi motivi, grazie ad una sollecitazione della FAVO alla quale la nostra Associazione è federata, la campagna “io non sono il mio tumore” ha fatto proprio anche il diritto alla riabilitazione oncologica.
Riabilitazione e diritto all’oblio vanno dunque di pari passo: solo il riconoscimento dell’accesso alla riabilitazione oncologica può determinare una vera guarigione totale e, con essa, la possibilità di godere dei benefici derivanti dal riconoscimento del diritto all’oblio.
Per questi motivi, anche AILAR scelto di promuovere la raccolta firme per il diritto all’oblio.
La firma di ciascuno è determinante, perché a tutti i malati di cancro sia riconosciuto il diritto all’oblio oncologico e, con esso, quello alla riabilitazione, per una piena guarigione (anche sociale) dal cancro!
Puoi apporre la tua firma tramite il link https://dirittoallobliotumori.org/cosa-fare/raccolta-firme/#firmaonline
Se vuoi partecipare anche tu alla campagna social “#iononsonoilmiotumore” inviaci una tua foto, come hanno fatto i soci qui sotto, all’indirizzo email redazioneailar@gmail.com .