L’ assistenza arriva da casa: il caregiver
7 milioni: questo è il numero di persone che assiste volontariamente almeno una persona bisognosa di assistenza a lungo termine in quanto affetta da una malattia cronica, da disabilità o da qualsiasi altra condizione di non autosufficienza. Un lavoro a tutti gli effetti, estremamente importante per la società. I caregiver, infatti, svolgono un ruolo decisivo a supporto di un sistema di welfare non a caso definito familista.
In Italia tale ruolo non è ancora riconosciuto, anche se da almeno cinque anni si lavora a una legge nazionale che conceda dignità e diritti a chi svolge questa attività di cura. Non tutta l’Italia è rimasta indietro. Nel 2014 l’Emilia-Romagna è stata la prima regione a dotarsi di una legge, intitolata Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare con la quale si “riconosce e valorizza la figura del caregiver familiare in quanto componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari”, con l’intenzione di rendere più omogenee le risposte nei diversi territori, valorizzare l’apporto di queste figure e sostenerle nella loro vita – non solo nell’attività di cura – anche attraverso un rapporto più strutturato con la rete dei servizi, l’associazionismo non profit e il volontariato.
Prendersi cura di una persona malata non è semplice e richiede la capacità di adattarsi continuamente alle sue mutate esigenze in funzione dell’evoluzione della malattia. Si riportano di seguito alcuni suggerimenti estratti dalla brochure informativa di Aimac-Associazione Italiana Malati di Cancro ( www.aimac.it) . Scarica il PDF!